La sconfitta con il Bisceglie ha detto che c’è tanto da lavorare in casa Foggia. E all’orizzonte un trittico di partite da brividi

La sconfitta con il Bisceglie ha detto che c’è tanto da lavorare in casa Foggia. E all’orizzonte un trittico di partite da brividi

Il Foggia esce sconfitto dallo Zaccheria contro il Bisceglie e al triplice fischio finale ha destato non poche perplessità la prova dei rossoneri di mister Marchionni rispetto alla superba prestazione di domenica scorsa contro il Potenza. In soli tre giorni il Foggia fa un netto passo indietro sotto il profilo del gioco e del carattere espressi in campo. Una formazione che ha giocato un solo tempo prima di sciogliersi come neve al sole nella ripresa. E’ anche vero che l’espulsione di Gavazzi, dopo soli 12 minuti e con il Foggia in vantaggio, ha compromesso i piani tattici di inizio gara e probabilmente ha fatto affiorare anche i limiti strutturali di questa rosa alla quale a nostro avviso manca almeno un altro centrale di difesa. Con Kalombo sacrificato con compiti di copertura il Foggia è parso molto limitato sulla corsia di destra dove proprio l’ex salernitano era stato devastante contro il Potenza. I primi dieci minuti avevano lasciato ben sperare fosse altro per l’ottimo approccio che la formazione di Marchionni aveva avuto con il match. Proprio al 10’ i rossoneri si portano in vantaggio con Curcio, tra i migliori in campo, lesto ad indovinare l’angolo alla destra di Spurio dopo un batti e ribatti nell’area ospite. Due minuti dopo, su un capovolgimento difronte, il Bisceglie usufruisce di un calcio di rigore per atterramento di Rocco ad opera di Gavazzi che commette fallo da ultimo uomo e viene espulso dal direttore di gara. Dal dischetto l’ex Andrea Cittadino che infila Fumagalli alla sua sinistra. A metà tempo Curcio su calcio di punizione sfiora il palo alla destra di Spurio sfiorando il raddoppio. Nella ripresa il Foggia esce di scena e lascia terreno agli ospiti che cambiano ben tre calciatori dopo il quarto d’ora della ripresa. Bisceglie che comincia a macinare gioco e raggiungono meritatamente il vantaggio al 72’ con Rocco che infila alle spalle di un incolpevole Fumagalli un pallone pennellato magistralmente al centro da Mainone.  A nulla serviranno i cambi del tecnico rossonero che manderà in campo anche Tascini e Naessens nella parte finale del match. Gli ospiti chiudono il conto in pieno recupero con Cittadino che trasforma il secondo rigore di giornata. Una sconfitta inaspettata e domenica la trasferta di Catanzaro altro test probante per il nuovo Foggia targato serie C. Uno stop che ha lasciato molto amaro in bocca a tutti soprattutto dopo la gagliarda prova d’esordio. C’è molto da lavorare in casa Foggia ed il match di ieri ha soprattutto evidenziato come a questa formazione manchino ancora delle pedine fondamentali. Almeno due difensori forti di cui un centrale che si possa alternare con Gavazzi. Una mezz’ala di fantasia e in avanti, non ce ne voglia il Direttore Corda, un cecchino d’area di rigore per non ripetere lo stesso errore della passata stagione. E all’orizzonte il Foggia è atteso da un trittico di partite da brividi.

 

Tiziano Errichiello 

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