Il mercato è alle porte, ora il Foggia può diventare grande

Il mercato è alle porte, ora il Foggia può diventare grande

Gennaio è il mese del mercato di riparazione, le big cercheranno elementi utili allo sprint finale, in coda si tenterà, contingenza economica permettendo, l’ultimo sforzo per mantenere la categoria, mentre dalle squadre che si ritrovano a metà classifica cosa aspettarsi?
Tentare l’aggancio ai piani alti per rimanerci saldamente fino a fine regular season per poi giocare a viso aperto i playoff, un vero e proprio nuovo torneo, oppure capitalizzare quanto di buono fatto finora per cedere i giocatori di maggior rendimento e col maggiore potenziale per coprire almeno in parte i mancati introiti da botteghini e abbonamenti di quest’anno?

È ovvio che il riferimento vada anche e soprattutto al nostro Foggia.
Partito senza i favori del pronostico, la squadra di Marchionni si ritrova inaspettatamente a ridosso delle corazzate della categoria, squadre allestite per un campionato di vertice: Ternana, Bari, Catanzaro, Avellino, Catania.

Ma il Mister non vuole pensare ad altro che non sia l’obiettivo di inizio stagione: una tranquilla salvezza.
A detta dei più esperti, la quota salvezza non sarà al di sotto dei 42 punti ed il Foggia, quando ancora mancano tre turni al termine di un girone di andata di assoluto rispetto, si ritrova ad avere ben 24 punti, frutto di 7 vittorie e 3 pareggi. Soltanto un girone di ritorno da film dell’orrore può far risucchiare i satanelli nei bassi fondi della classifica.

Il tifoso ha, con un po’ di fatica, digerito l’obiettivo della società di inizio stagione, ma non può negare quanto sia invitante quel settimo posto a ridosso del giro di boa, tanto da pregustare obiettivi più consoni alla tradizione rossonera.

Ora la palla passa alla società: mantenere questa rosa puntellandola con elementi che possano consentire il definitivo salto di qualità, o rientrare dalle spese della prima stagione nel calcio professionistico per Felleca e soci alla guida del Foggia cedendo i giocatori migliori e di prospettiva?

Data per certa la cessione di Mbaba alla Salernitana a fine stagione, pare abbiano suscitato particolare interesse tra gli osservatori amaranto le prestazioni del giovane Di Jenno, giocatore cresciuto con il tandem Felleca-Corda già dai tempi di Como.

Ma sono anche altri gli elementi che in questa prima fase di stagione hanno reso al di là delle più rosee aspettative: Rocca, Curcio su tutti, ma si sono ben comportati quando chiamati in causa anche Garofalo e Germinio.

Ma noi ci aspettiamo che il patron ci sorprenda e faccia tutt’altro: tenti l’ultimo sforzo per regalare ai tifosi il sogno di giocarsela fino all’ultimo per un ritorno in cadetteria, magari sostenuto da nuove forze in società che possano finanziare un progetto di potenziamento della squadra.

Quel che è certo è che non c’è fretta di operare sul mercato: il direttore Corda non ha nascosto, nel corso dell’intervista rilasciata a Foggiagol che il mercato del Foggia può iniziare anche a metà Gennaio, cercando, dove possibile, il giusto colpo che possa fare al caso del mister Marchionni.

Si potrebbe pescare ancora all’estero dopo il fortunato acquisto di Naessens, giocatore con ottime doti tecniche e inseritosi subito perfettamente nelle trame di gioco rossonere, esperienza purtroppo conclusa troppo precocemente causa forza maggiore.

Dando un’occhiata agli svincolati spiccano alcuni nomi che fino a pochi mesi fa militavano in serie B: l’attaccante Paulinho ex Cremonese, l’ex Chiaretti, svincolatosi dal Pordenone, i centrocampisti Della Rocca, ex Padova, Salernitana e Bologna, Piccinocchi 25enne mediano ex Ascoli, il rumeno Suciu ex Venezia, i difensori Albertazzi, scuola Milan, Andreolli, scuola Inter, Migliore, un passato alla Cremonese, Felipe, una carriera con tanta serie A da protagonista, nomi importanti che non si accontenterebbero di ingaggi particolarmente contenuti, propri della politica societaria rossonera, ma che potrebbero al contrario essere tentati da una piazza caldissima, nel bene e a volte nel male, che può tuttavia regalare loro ancora emozioni da categoria superiore.

Foggia è capace di trasmettere ai propri beniamini quel calore che poche altre piazze in Italia sanno dare, e la categoria, si sa, qui da noi è un dettaglio.

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