Un punto che vale oro al termine di una serata per niente facile

Un punto che vale oro al termine di una serata per niente facile

Comincia con un pareggio l’avventura del Foggia nel Campionato di serie C. Un punto che non esalta sicuramente il popolo rossonero ma che non deve essere buttato via perché ottenuto contro un avversario scomodo che ha fatto dell’entusiasmo e della voglia di sorprendere, al cospetto di una formazione più blasonata, le sue armi migliori. La vittoria in scioltezza di Coppa Italia con la Paganese aveva probabilmente illuso chi pensava che Zeman e i suoi ragazzi potessero far miracoli sin da subito e magari sommergere di gol i malcapitati laziali. Nulla di tutto questo perché nei primi novanta minuti di questa stagione sono emerse tutte le difficoltà del periodo con Curcio e compagni apparsi imballati, stanchi e soprattutto privi di idee. Si è sbagliato tanto anche nei passaggi nello stretto e non si è mai riusciti ad arrivare in area con azioni nitide così come nei concetti del boemo. Si è fatto ricorso spesso alle conclusioni dalla distanza e anche quelle da dimenticare. Nell’arco dell’intera contesa il Foggia si è reso pericoloso soltanto in un paio di occasioni in apertura di gara e con Rocca nella ripresa la cui conclusione avrebbe meritato ben altra sorte. Poco, troppo poco per avere ragione di una matricola che, superati i timori reverenziali iniziali, ha cominciato a giocare un buon calcio e grandi meriti a David D’Antoni che, conoscendo il “maestro”, ha saputo preparare la gara a puntino. Altra curiosità emersa dalla serata di Viterbo la bella prestazione del reparto difensivo ( e la vera notizia è che non si è preso gol per due gare di fila) che ha avuto in Giacomo Sciacca il baluardo insormontabile, migliore in campo a nostro avviso, e che ha saputo dirigere la difesa dove un pò tutti hanno svolto a dovere il proprio compito. Le assenze di Markic, di Gallo e Merkaj, non conosciamo i veri motivi della esclusione dal primo minuto, avevano fatto storcere un pò il naso a chi aveva pronosticato in blocco lo stesso schieramento che aveva passato il turno di Coppa. Ben presto però sia Maselli che Ferrante, apparso ancora lontano dalla forma migliore e con qualche problema fisico ancora da superare, non hanno dato un apporto migliore al gioco e alla manovra della squadra. Non a caso nella ripresa Zeman li ha sostituiti con Ballarini e Merkaj. Discorso diverso per Girasole che invece ha sorpreso positivamente badando più al sodo che all’eleganza in campo. Da Viterbo un punto tutto sommato giusto con il Foggia che ha sofferto tanto ma che nella ripresa ha preso le misure all’avversario avanzando il proprio baricentro e a tratti schiacciando l’avversario nella propria metà campo senza essere però incisivo negli ultimi sedici metri. Ma tutto sommato un punto incoraggiante anche perché queste gare, a volte, si rischia anche di perderle e chi ha buona memoria sa che con il boemo spesso gli esordi non sono andati mai granché bene. Un punto che fa morale, che fa classifica alla vigilia di un doppio turno casalingo dal quale i rossoneri potranno trovare giovamento e punti da mettere in cascina. C’è tanto da lavorare e questo mister Zeman lo sa aldilà di come sono andate le cose in campo ieri sera. Intanto martedì sera chiuderà i battenti la sessione estiva di mercato e l’impressione che per il Foggia ci sarà qualche altra operazione in entrata. Andrea Di Grazia, esterno d’attacco ex Catania e Pescara, potrebbe essere annunciato già nella giornata di domani così come saranno ceduti elementi in esubero che non rientrano più nei piani del club e ci riferiamo a Turi e Agostinone neanche convocati per la trasferta laziale. Foggia da rivedere ma è presto per stilare giudizi e per fare confronti azzardati con il passato. Diamo a Zeman il tempo di lavorare, pazienza e i risultati arriveranno. Un plauso conclusivo ai tifosi rossoneri presenti sugli spalti del “Rocchi” di Viterbo. Il loro apporto si è fatto sentire eccome e non avevamo dubbi in merito. Il loro ruolo sarà determinante proprio nel processo di crescita di questo gruppo. I ragazzi hanno bisogno di loro soprattutto nei momenti di difficoltà come questi perché poi sarà bello volare insieme in campo e sugli spalti.

3 Commenti

  • Darei un merito anche alla squadra avversaria.. nonostante sia una neopromossa che esordiva in un campionato di professionisti. Seppur ben organizzata è stata però agevolata oltre che dal suo entusiasmo, anche dal terreno di gioco “pessimo” che non permetteva di giocare palla a terra. Infatti abbiamo tentato varie volte il tiro della Domenica. e sono naufragate troppe giocate facili. Siamo stati padroni del campo ma onestamente credo che nel caso fossimo andati in svantaggio non avremmo mai pareggiato. Comunque uno zero a zero fuori casa non va mai buttato.
    Forza Foggia ❤️?

  • troppo presto per dare giudizi con una squadra quasi interamente nuova…

  • Un allenatore a settantacinque anni saluta tutti e se ne va a vivere in pace, è ridicolo voler far rivivere un passato ormai lontano, erano altri tempi, erano altri giocatori, c’era inoltre un presidente, il buon Pasquale Casillo capace e coraggioso, splendida persona nonostante il fango piovutogli addosso!! Ultimamente Marchionni e Ninni Corda avevano risollevato una squadra dalle ceneri ma, si sa si inseguono solo chimere dalle nostre parti. Non c’è riconoscenza in queste cose.

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