I numeri di… Foggia Taranto

I numeri di… Foggia Taranto

Anche il terzo derby consecutivo può essere archiviato. Con il quarto risultato stagionale di 1-1, è il punteggio più frequente nelle prime undici partite di campionato, con il Foggia che ha conquistato quattro vittorie due sconfitte e cinque pareggi dei quali due in casa e tre lontano dallo Zaccheria. Nonostante il pareggio interno, il popolo rossonero, ancora una volta accorso in massa allo stadio, circa 4750 le presenze compresi i 2603 fedelissimi abbonati (record stagionale!), a fine partita ha applaudito e acclamato la squadra. Insomma, il terzo stadio in media più frequentato del girone C (più di 3.700 spettatori di media), dopo Bari e Palermo, ha apprezzato il gioco messo in campo dai rossoneri.

Come al San Nicola, i ragazzi di Zeman hanno recuperato lo svantaggio iniziale, dovuto ad un rigore trasformato da Saraniti al 17’, con un goal di pregevole fattura di Petermann: al 67’ un preciso diagonale di sinistro brucia Chiorra realizzando il quindicesimo goal stagionale per i dauni. Due terzi dei goal realizzati (10) sono stati messi a segno nel secondo tempo, quasi esattamente il “reciproco” dei goal subiti: degli undici complessivi, quattro sono stati incassati nel secondo tempo. Insomma nella ripresa, il Foggia è più attento in difesa e più prolifico in attacco.

Contro i rossoblù di mister Laterza, il Foggia, si presenta con un’unica “sorpresa” in difesa: Di Pasquale, (che poi rimedierà oltre ad una buona prestazione, nove punti di sutura alla testa a causa di uno scontro fortuito di gioco) al posto di Girasole entrato comunque a sostituirlo all’82esimo.  Di sostituzioni alla fine, mister Zeman ne ordinerà cinque e per la prima volta in questo campionato, fatto salva quella di Curcio con Di Grazia per infortunio nella gara col Monopoli, ha comandato addirittura un doppio cambio nella prima frazione di gioco.

Sostituzioni assolutamente fisiologiche, posto il gran ritmo messo in campo dai dauni sin dall’inizio della gara anche attraverso un possesso palla importante (58% dei rossoneri contro il 42% dei rossoblù) che, tuttavia, a volte risulta essere improduttivo se non corroborato da passaggi precisi e rapide verticalizzazioni. Ancora una volta, troppi appoggi decisivi imprecisi (9) tra centrocampo ed attacco e poca lucidità in attacco: sui tredici tiri complessivi solo poco più di un terzo sono stati indirizzati nello specchio della porta.

Il pareggio con gli Ionici porta la firma di Petermann che dopo uno slalom in area gonfia la rete per la seconda volta in questo campionato dopo aver collezionato undici presenze (ha giocato praticamente sempre!) con un minutaggio complessivo di 858’, quinto per presenze in campo dopo Sciacca, Rocca, Curcio e il portiere Alastra.

Dopo novantotto minuti di gioco (il direttore di gara ha concesso tre minuti di recupero nel primo e cinque nel secondo tempo), finisce in parità anche il computo dei cartellini, tre “gialli” per entrambe le squadre che, salvo qualche episodio, hanno dimostrato correttezza in campo da ambo le parti.

Adesso, finalmente, per i rossoneri dopo tre partite rappresentate da altrettanti derby, in otto giorni, si torna ai ritmi normali: si giocherà sabato sul campo del Picerno. Cinque giorni per recuperare dalle fatiche dovute anche ai ritmi infernali imposti dal gioco di Zeman che ieri, in conferenza stampa, ha lamentato “lentezza nella costruzione” ma anche riconosciuto alla squadra una maggiore capacità di tiro in attacco rispetto al Taranto. “Diavolo” di un Zeman….

1 commento

  • Ottima sintesi, attraverso questi numeri è come vedere la partita anche senza essere allo stadio.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *