Un Foggia spento e opaco si accontenta di un pareggio

Un Foggia spento e opaco si accontenta di un pareggio

Prestazione incolore e abulica, con manovre lente e approssimative: diciamo pure che oggi tutta la squadra non ha brillato.
Torniamo dalla terra lucana con un pareggio opaco, raggiunto contro una squadra alla nostra portata, con due calciatori che ci hanno creato non pochi grattacapi: Gerardi e Pitarresi.
Se provo ad essere positiva, dovrei vedere il bicchiere mezzo pieno… per aver guadagnato comunque un punticino che, seppur di poco, muove la classifica.
Al contrario, se analizzo e giudico con realismo e obiettività, vedo il proverbiale bicchiere più mezzo vuoto che mezzo pieno.
Difficile digerire un pareggio che sa quasi di sconfitta… inaccettabile il fatto di aver concesso agli avversari di annullarci, nel primo tempo.
Poi, nella seconda frazione di gara, meglio: siamo risaliti, con la squadra avversaria in difficoltà.
Il problema è sempre lo stesso: manca un centrale di spessore e, cosa peggiore, non siamo decisivi negli ultimi 16 metri… corriamo… corriamo… ma, senza risultato.
Pare essersi fermato a Bari quel processo di crescita nel quale avevamo riposto speranza e fiducia solo due settimane fa.
Fatta eccezione per Di Pasquale, migliore in campo, oggi il resto della compagnia ha brancolato nel buio, soprattutto nei primi 45 minuti.
Diciamo pure che abbiamo risentito, e non poco, la mancanza del coriaceo Nicoletti in difesa e di un certo Maselli a centrocampo, che mi auguro di rivedere presto: forse con lui avremmo visto più qualità e brio a un gioco che oggi, specie nella prima frazione, è stato decisamente soporifero.
Insomma: il nostro dilemma resta il medesimo di sempre: la carenza di una punta di spessore, di un rapinatore d’area – per intenderci – specie perché non si può sempre sperare in qualche evento fortunato o fortuito.
Insomma… 1 punto guadagnato o 2 punti persi contro una diretta concorrente?
Lascio a voi la soluzione di questo dubbio amletico… sperando in un pronto riscatto già da mercoledì, contro l’Andria in Coppa Italia.
Il maestro dice che possiamo migliorare: io aggiungo che migliorare deve diventare un imperativo categorico.
Resto, dunque, fiduciosa che si possa fare meglio… del resto, l’ottimismo è il sale della vita… e il nostro sostegno è fondamentale.

#AvantiFoggia❤?

A. B.

3 Commenti

  • SECONDO IL MIO MODESTO PARERE, QUANDO GIOCANO DI JENNO E GAROFALO,
    LA SQUADRA MIGLIORA, FORSE NON TUTTI I GIOCATORI DELL’ERA MARCHIONNI ERANO DA DAR VIA. QUALCUNO (GIOVANE) POTEVA ANCORA SERVIRE ALLA CAUSA PERCHÉ GIÀ AMALGAMATO !!! ZA FO’

  • Vorrei sbagliarmi ma si sta delineando Pescara 2, nessuna squadra puo’ giocare solo in verticale…. Troppo approssimativi e disordinati…..e sprovveduti.quasi tutte le squadre risultano più pericolose di noi, la squadra sta perdendo fiducia, correre nn basta,bisogna ragionare con movimenti corali. La palla va palleggiata con 2 tocchi fino a mettere in condizione il compagno di tirare in porta…. Altrimenti ci resta il nulla.

  • Bisogna avere pazienza

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