Sciacca e Di Pasquale, siamo la coppia più bella del mondo…

Sciacca e Di Pasquale, siamo la coppia più bella del mondo…

I parametri sono saltati tutti. L’attacco è morigerato, senza il frastuono di quel vento impetuoso che s’acquietava solo al triplice fischio dell’arbitro. La difesa è invece il valore aggiunto, frutto di un lavoro ragionato e pragmatico. La versione del Foggia 2021/22 è sorprendente. Ha sballato l’architrave del giudizio sui percorsi zemaniani: niente più strappi nelle curve delle emozioni, solo un cammino “normale” in linea con le abitudini un po’ sparagnine della Lega Pro. La premessa è d’obbligo: nessun cambio di filosofia, i principi “bohemién” sono sempre gli stessi, statuari come il monolite di Pizzomunno. Ma le cifre parlano chiaro. Questo Foggia è diverso. Efficace ma diverso. E pur così, comincia a fare breccia nel cuore dell’esigente popolo rossonero, ancora condizionato da un passato che aveva eletto lo Zaccheria tempio dell’impudenza offensiva.

Se i satanelli dunque spengono con maggiore semplicità le pulsioni realizzative degli avversari, il merito è anche di due come loro, di Giacomo Sciacca e Davide Di Pasquale. Il capitano del presente e… chissà quello del futuro. Giacomo è l’architetto dal piede pulito; Davide, il “puledro” di razza dal turbante insanguinato. Tempismo e carattere. Duri e puri, come Walter Samuel, «The Wall», con cui Giacomo si allenava ai tempi dell’Inter (club in cui era entrato a 6 anni) quando Mancini lo convocava in prima squadra. O come Lucas Torreira, il mediano charrúa approdato quest’anno alla Fiorentina, compagno di Davide nel Pescara Primavera di Oddo. Giacomo è nato a Desio, ma ha il cuore generoso della Sicilia, la terra d’origine del papà emigrato a Nord per ragioni professionali. Davide è di Pescara e dalla gente abruzzese ha ereditato la caparbietà, quella che gli ha permesso di “(…) lavorare sodo per riuscire a recuperare in fretta” – come da lui stesso raccontato – dopo il terribile infortunio al ginocchio del dicembre 2018 quando militava nella Samb. Giacomo si muove con eleganza perché è un “(…) difensore molto tecnico, dotato di ottimo tempismo, bravo sia nell’impostare e sia nel marcare”, secondo la descrizione di Salvatore Cerrone, suo tecnico all’Inter Primavera; Davide non ha paura di nessuno, è l’emblema del volto spurio del Foggia di Zeman. È il condottiero spirituale, la quota parte di personalità che a questa squadra serve come il pane. Peppino Pavone, che la riviera adriatica la conosce piuttosto bene, lo seguiva da tempo. Il ragazzo ha temperamento e lucidità di analisi: nell’anno Covid ha invocato un “(…) intervento del Governo volto a tutelare i presidenti di C e D per permettere alla squadre di sopravvivere”. Quasi se lo sentisse… perché in estate la “sua” Samb, a cui si era legato sino 2023, non ce l’ha fatta, non è stata iscritta in Lega Pro ed è ripartita dalla serie D.

Sciacca e Di Pasquale, attenti a quei due, all’anima di un Foggia che gioca, corre e lotta per vincere. E che non può aggrapparsi in difesa all’efficienza prorompente di un certo José Antonio Chamot… Una sera all’Olimpico di Roma, era il ritorno dei trentaduesimi di Coppa Uefa, la Lazio di Zeman andò sotto 1-0 dopo 9’ con la Dinamo Minsk e per ribaltare la situazione (l’andata era finita 0-0) si rovesciò tutta in avanti lasciando il solo José a vegliare su Marchegiani. Nessuno si avvicinò più alla porta capitolina e la Dinamo chiuse con due tiri in porta in 90’. Per la cronaca la partita finì 4-1 per i biancocelesti. Quella però era l’iperbole della spregiudicatezza zemaniana, la follia espressiva di un calcio che si nutriva di “rivoluzionari” come Chamot, oggi c’è invece un gruppo di ragazzi applicati che sta imparando. Che forse – a volte – ha pure paura di osare, ma che si fida ciecamente di due come loro, di Giacomo Sciacca e Davide Di Pasquale, la coppia più bella del mondo. O almeno così cantavano Celentano e Mina qualche anno fa…

6 Commenti

  • Sempre con stima caro Gianpaolo

    Bellissimo come sempre mi porti sul campo con i tuoi racconti e di tessuto fino di una dialettica travolgente.

    Massimiliano

  • Ciao Leonardo, è un piacere vederti nelle varie TV locali ed è un piacere leggerti…bravo

  • “Limardi”

  • Grandissimo Giampaolo Limardi.
    Raro concentrato di competenza calcistica e prosa entusiasmante. Nella tradizione delle grandi firme sportive.
    Complimenti vivissimi.
    Gianluca

  • Complimenti Gianpaolo la qualità nel giornalismo sportivo è rara e tu ce l’hai ! Continua così….

  • Lo stile scribendi mi ricorda il caro cugino Giovanni S. aedo storico delle gesta rossonere. Letteratura applicata al calcio. Non è da tutti. Sincere congratulazioni….seppure col magone..della nostalgia. Auguri. Luigi S.

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