Siamo caduti in basso

Siamo caduti in basso

La classifica ci dice che siamo ancora nei play off, nonostante tre sconfitte consecutive e un pareggio che sarebbe stata un’altra sconfitta se non avessimo pareggiato al 92°.
Chiunque si dovesse apprestare a fare l’analisi del momento dovrebbe assolutamente mantenere un equilibrio fuori dal comune, senza sottrarsi nel fare una disamina oggettiva il più possibile veritiera.
Il Foggia dopo un girone d’andata, terminato con 33 punti conquistati sul campo ma 31 in classifica, aveva avuto molti consensi pur non sviluppando un gioco accettabile in alcune partite. Certo  la squadra è stata formata per otto/undicesimi da calciatori giovani, nuovi e provenienti da categorie inferiori, è pur vero che dovevano assimilare gli schemi di Zeman ed andare in forma fisica il più velocemente possibile, tutto questo faceva supporre di assistere a un girone di ritorno almeno allo stesso livello di quello d’andata, anche in considerazione del fatto che ci sarebbero stati, come poi è successo, anche alcuni innesti che avrebbero potuto alzare l’asticella e far cambiare idea al Boemo sul voto appena sufficiente dato al mercato estivo.
Niente di tutto questo, senza voler accampare scuse o alibi, mettiamoci gli infortuni, le squalifiche, il Covid e anche un febbraio con tante partite ravvicinate, ma il carattere, quello o lo hai oppure non lo puoi comprare al supermercato.
Nelle ultime quattro gare quello che è mancato alla squadra rossonera, se pur con tutte le attenuanti, è stato proprio il carattere, la “cazzimma” come si usa dire in questi casi. Giocare solo un tempo o addirittura mezz’ora a partita denota la mancanza degli attributi fondamentali per avere la meglio su quadre sicuramente alla portata degli uomini di Zeman.
Forse potrebbe sembrare eccessivo dire che siamo caduti in basso ma credetemi, non mi viene nessun’altra similitudine per descrivere questo momento che il Foggia sta attraversando. Si deve sì elogiare quando le cose vanno bene, ma si deve anche criticare, pur se in maniera costruttiva e con la giusta determinazione, quando assistiamo a prestazioni così prive di una volontà di arrivare ad un risultato positivo, come eravamo abituati con le squadre allenate dal Maestro di Praga.
Quando si tocca il fondo non si può che risalire, ed è quello che ci auspichiamo avvenga alla nostra squadra, a cominciare dalla gara di domenica contro la Fidelis Andria.
Voi vi starete chiedendo, ma questa frase l’ho già sentita prima di Monterosi, è vero, ma al momento non possiamo aggrapparci a nient’altro che alla voglia di riscatto dei ragazzi e del loro allenatore, non dovevamo vincere il campionato a settembre e non dobbiamo vincerlo neanche a febbraio o ad aprile, ma per carità cerchiamo di tirarci su le maniche e arriviamo ai play off nella migliore posizione di classifica possibile e tiriamo fuori il carattere e la determinazione giusta, quella che deve avere una squadra che vuole far vedere il suo vero valore in questa categoria dopo averlo dimostrato in ben altre categorie.

13 Commenti

  • Caro Arcano, bisogna essere realisti. Al momento, dopo quello che si è visto in campo nelle ultime 5 partite, si deve ESCLUSIVAMENTE parlare e convincersi di accumulare al più presto i punti per una onorevole salvezza; senza passare per la lotteria dei play out. Anche perché nelle ultime partite hai perso contro squadre che lotteranno per la salvezza. E questo è tutto dire.

  • La pianta non da i frutti subito..

  • Quanti commenti disfattisti…
    ..

  • Tutta colpa della vecchia società.

  • Vogliono tutto, presto e subito

  • Zeman dice. La squadra ha giocato e se non avesse giocato quanti. Gool.avrebbe preso. La mentalità è questa non va bene. Non pensiamo sempre ai vecchi tempi speriamo bene ma bisogna cambiare.

  • Restiamo al fianco della nostra squadra del cuore in un momento delicato come questo! Zafò ♥️??

  • Aggiustiamo la città civile di Foggia. Con una delinquenza mafiosica, un bullismo giovanile da far paura, nel Foggia calcio verranno solo calciatori in svendita(vedi Cuppone che preferisce un ultima in classifica), Norbert, Gentile , Iemmello. Una città che è ultima nella qualità della vita, iniziando dalle nostre figure istituzionali, un palazzo di città commissariata infierisce anche nel calcio. Una città così violenta fa paura a tutti. Coraggio alle forze buone, togliamoci questa etichetta e vedrete che ne gioverà il calcio e la società civile

  • Foggia città, il calcio e tutto il mondo dello sport in genere e in forte ritardo rispetto, forse, ad altre città italiane, segno di un immobilismo totale da più di 20 anni. Sembra che qualcosa si muove ma a passi lentissimi. Noi cittadini seri dobbiamo avere la forza e il coraggio di andare avanti perché foggia tutto sommato è una bella città che potrebbe essere all’altezza di città europee.

  • No mo facim a fest’

  • Per carità è vero che nn abbiamo mai avuto nel girone d andata un gioco esplosivo ma comunque accettabile. La problematica da Gennaio sta nel fatto che nn abbiamo più avuto oltre che la difesa titolare anche perdite a centrocampo e attacco tra covid infortuni. Questo è il momento più difficile della squadra della stagione. Si supera solo stando Uniti e credendo in quello che si fa. Per quanto riguarda i risultati sul campo abbiamo meritato la sconfitta sia con il Latina che con il Potenza. Per il resto dico solo a chi si lamenta sempre e parla sempre in modo negativo innanzitutto di ragionare con il proprio cervello e poi di non guardare solo il risultato su internet ma per avere un idea chiara bisogna vederle le partite.

  • …”siamo caduti in basso”.
    Dove è il grande gioco di Zeman e l'”opera magna” di Pavone? Dove è la Grande Società che stava costruendo il futuro? Per curiosità, il “futuro glorioso” quando dovrebbe arrivare? Siete partiti da quest’anno che dovevamo fare meglio del precedente, poi avete ripiegato sul prossimo. Ora leggo fra 2 o 3 anni.
    RIDICOLI!
    MAI. CON QUESTA SOCIETA'(per non parlare della scorsa) MAI si andrà in B! MAI! Piuttosto ci farà rifallire che sborsare denari per far divertire in B il Foggiano boooooooccaaaloneeee!
    Nicoletti, l’unico giocatore “esploso”, venduto non appena è stato possibile. E questo sarebbe costruire? BOOOOOOCCAAAAALOOOOONIIIIIII. RI-DI-CO-LI!

  • A mio modesto parere la squadra sta andando bene ed è destinata a crescere. Sono tutti bravi a criticare quando si perde. Sembra che alcuni ci prendano gusto a soffiare sul fuoco e creare catastrofi che affossano solo la società. Dovremmo incoraggiare i nostri ragazzi che fra l’altro giocano sempre e si impegnano fino alla fine della gara. Perdere fa parte del calcio, è il tifo va al di là del risultato. Il calcio è divertimento cerchiamo di godercelo. Il Foggia non gioca così da anni, veloce e frizzante. E’ vero stenta a finalizzare ma spesso per sfortuna o per bravura della squadra avversaria. E’ vero anche che ci vuole tempo per assimilare gli schemi del mister. Insomma in sintesi diamo fiducia alla squadra, allo staff e al mister. Presto ci rialzeremo. Zafò!!

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