Foggia, un successo che fa classifica ma che non risolve i problemi atavici della formazione di Gallo

Foggia, un successo che fa classifica ma che non risolve i problemi atavici della formazione di Gallo

La gara di questo pomeriggio dello Zaccheria ha detto, senza ombra di dubbio, che il Foggia è una formazione che non è completamente guarita dai problemi atavici che si rincorrono da inizio di stagione. A Fabio Gallo va riconosciuto il merito di tenere a galla un gruppo che continua a mostrare evidenti limiti caratteriali ma anche tecnici soprattutto nel reparto avanzato dove purtroppo continuiamo a registrare la mancanza di lucidità e di concretezza negli ultimi sedici metri. Anche oggi Vuthaj e Ogunseye, quando è stato gettato nella mischia, hanno mostrato tanta buona volontà ma scarsa consistenza nell’area del Messina confermando, se ce ne fosse ancora bisogno, che questo Foggia ha bisogno come il pane di almeno un paio di bomber di area di rigore con il fiuto del gol. Sarebbe un peccato non intervenire in vista poi di un probabile piazzamento playoff. Ma quello che oggi più preoccupa, aldilà della grande fatica che si è fatta per avere ragione del Messina fanalino di coda, sono le dichiarazioni, questa volta molto dirette, del tecnico rossonero al termine dei novanta minuti contro i peloritani. Per la prima volta il condottiero rossonero ha sottolineato come le vicende societarie non facciano vivere giorni sereni al gruppo che va in campo e che spesso, durante le sedute di allenamento settimanali, si smarrisce in alcuni elementi richiedendo l’intervento dello stesso tecnico ad una maggiore attenzione. Anche oggi, nel turno infrasettimanale, i ragazzi in campo hanno per lunghi tratti mostrato la mancanza di una certa lucidità che è venuta meno nelle ultime tre prestazioni e che ha fatto fare qualche passo indietro rispetto alla striscia positiva che aveva fatto seguito all’arrivo di Gallo sulla panchina rossonera. E se da un lato il Foggia deve fronteggiare la scarsa incisività in zona gol, dall’altro il successo di oggi con i siciliani, oltre che portare altri tre punti in cascina, ha messo in luce un Diego Peralta in grande spolvero che, da almeno tre gare, sta mostrando una condizione atletica invidiabile e un apporto in termini di qualità molto evidenti sul rettangolo di gioco. Anche oggi l’ex ternano ha preso per mano la formazione rossonera soprattutto nel momento più delicato del match portando scompiglio nell’area di rigore ospite mettendo nelle condizioni Petermann e compagni di creare pericoli dalle parti della porta giallorossa. Tre gare, le ultime, che hanno mostrato un Foggia dai diversi volti. Folle con il Cerignola, sciupone con il Monterosi, che ha sofferto e vinto con il Messina e che ora è atteso domenica prossima dalla trasferta con il Giugliano con la consapevolezza che una eventuale vittoria lontano dallo Zaccheria potrebbe far volare i rossoneri in classifica. Una classifica che potrebbe cominciare a diventare interessante a patto che in Società si decida, in tempi piuttosto brevi, di ridare serenità e tranquillità ad un gruppo che da qui a qualche mese potrebbe ritrovarsi alle spalle un gruppo solido e ben disposto a riportare il sodalizio rossonero ai fasti di un tempo. Ma è prematuro parlare di possibili passaggi di proprietà considerato che la proposta di acquisto giunta via pec a Canonico, Pintus e Pelusi non ha fatto registrare la giusta esposizione mediatica. Al momento le sorti del club di Via Gramsci sono nelle mani dei tre soci che farebbero bene a trovare una soluzione e mettere da parte le armi per il bene del calcio a Foggia. Mai come in questo momento è arrivato il momento dei fatti e non delle parole.