Il Punto di Vista… di Paolo Romano

Il Punto di Vista… di Paolo Romano

Al Foggia il punto gli va stretto e il Catanzaro salva la dote in campionato.

Il Catanzaro torna a casa, dopo il doppio confronto con il Foggia, tra Coppa Italia e Campionato, con una sconfitta, un pareggio e zero gol fatti.

Merito del sorprendente Foggia che ha superato brillantemente i postumi della sconfitta patita contro il Giugliano. A dire il vero la partita avrebbe meritato un altro esito se non ci fosse stata una svista dell’arbitro che, a tre minuti dalla fine, ha annullato un gol regolare a Frigerio, per un presunto fallo sul portiere che le immagini non chiariscono.

Il Catanzaro, fino a questo doppio confronto, aveva sempre segnato e perso solo contro il Modena in occasione della partita di Coppa Italia Nazionale di fine luglio. La squadra di Vivarini aveva collezionato 16 vittorie, 3 Pareggi con 54 gol segnati e 10 soli subiti.

Il Foggia ha avuto il doppio merito di infliggere alla capolista la seconda sconfitta stagionale e di aver annichilito il suo fortissimo arsenale offensivo, senza permettergli di segnare reti, per due partite consecutive e per la prima volta in questa stagione calcistica. Un record che restituisce prestigio e credibilità ad una squadra che probabilmente ha finalmente compreso di avere un potenziale tecnico e di potersi giocare un possibile ruolo di outsider in un campionato dove i valori espressi dalle squadre non risulta essere proprio eccelso.

Nella sfida del posticipo, Foggia e Catanzaro si sono equivalse nel gioco e non si sono percepite le enormi differenze di punti in classifica. Le squadre si sono affrontate a viso aperto in una partita apparentemente tattica, dove però è prevalsa la prudenza e la reciproca costante presenza di uomini nelle zone nevralgiche del campo.

Un confronto dove non sono mancate vivacità di gioco e opportunità per segnare. Una bella partita che ha deliziato il pubblico davanti alle Tv.

Il pareggio accontenta sicuramente il Catanzaro, molto meno il Foggia che ha tutte le ragioni per recriminare per quella grave disattenzione dell’arbitro non all’altezza di un confronto così importante.

Ottima la prova dei ragazzi di Gallo. Spiccano le prestazioni di Costa e Odjer, davvero bravi nella fase d’impostazione eccezionali in quella difensiva, un gran lavoro per tenere corta la squadra, mantenendo la giusta densità di uomini a centrocampo e coprendo bene la difesa che solo in un paio di occasioni è andata in affanno, salvata prima da Nobile e poi dallo stesso Costa che si è immolato in occasione del tiro dell’ex Curcio.

Bravissimo Mister Gallo che ha usato molta astuzia per bloccare il gioco totale di Vivarini, nonostante sapesse benissimo che alcuni suoi giocatori, dopo l’infrasettimanale di coppa, avrebbero potuto non mantenere la giusta tensione per tutta la durata della partita, oltre al fatto che in squadra c’erano elementi non in perfetta salute fisica.

La ragnatela creata da Gallo aveva previsto inizialmente l’utilizzo di D’Ursi e Peralta in avanti che svariavano in ampiezza senza dare riferimenti ai difensori avversari. Utilizzato fin dall’inizio Schenetti leggermente più avanti nella fase di costruzione di gioco, ruolo che scambiava spesso con Peralta. Squadra molto corta e linee vicine per creare densità. Nel secondo tempo, con la stanchezza che ormai minava la tenuta degli schemi, i cambi che hanno restituito la stabilità e non solo hanno creato problemi al più fresco Catanzaro. Complimenti al team che ha saputo tener testa al più quotato avversario.

Occhio alla prossima partita di Torre del Greco dove la Turris in crisi di risultati potrebbe rendere complicato il cammino del Foggia che, per ciò che ha fatto vedere nel doppio confronto con il Catanzaro, non dovrebbe aver problemi ad aggiudicarsi uno o più punti.

Le insidie principali possono solo venire dal Foggia stesso che ha già dimostrato di soffrire squadre che attuano schemi speculari e che sfruttano la velocità nelle ripartenze. Al Foggia il compito di non sottovalutare l’avversario che merita le stesse attenzioni già riservate a squadre sicuramente più di prestigio.