Il Punto di Vista… di Paolo Romano

Il Punto di Vista… di Paolo Romano

La replica del Presidente Canonico mette tutto a tacere.

Il Presidente Canonico, attraverso una nota, definisce “poco serie” tutte quelle manifestazioni d’interesse che giungono via pec e dopo qualche minuto vengono rese di dominio pubblico.

Una volta per tutte è messa a tacere, finalmente, la voce su un presunto interessamento di una cordata industriale europea che attraverso pec, lettere di patronage, escrow account, aveva mostrato disponibilità all’acquisto del Foggia Calcio.

Non è da biasimare la decisione di Canonico di “scartare” qualsiasi ipotesi di trattativa con soggetti giuridici e non interessati “a parole” ad acquistare una società che pur essendo in serie C continua a mantenere forte visibilità nazionale.

In effetti comunicare alla stampa la notizia di un interessamento all’acquisto del Foggia Calcio equivale a godere di “pubblicità gratuita”. Peccato che gran parte di queste manifestazioni d’interesse godano del beneficio del “vincolo di riservatezza” che mettono al sicuro e lontano da occhi indiscreti i numeri, quelli che contano, sulle capacità e potenzialità economiche di chi acquista, sempre se ci sono scritte.

In altre parole, per acquistare il Foggia cosa si mette nel piatto? Quali programmi si è in grado di affrontare, quale piano economico e d’investimento è previsto per i prossimi 5/10 anni? Quali garanzie “reali” si offrono? È logico che una manifestazione d’interesse per essere concreta deve rispondere in modo esaustivo a queste precise domande.

Non va dimenticato che il Foggia calcio resta un patrimonio di tutta la provincia e Canonico fa benissimo a pretendere “garanzie” iniziali che possano evitare incresciose perdite di tempo (N.B.: il tempo è denaro e questo vale per tutti anche per Canonico) e principalmente salvaguardare un “bene comune” da personaggi in cerca solo di notorietà.

Fa senso leggere commenti di certa “stampetta” che critica in modo velato gli atteggiamenti di Canonico abituato giustamente a valutare le trattative in base alle capacità economiche del soggetto interessato all’acquisto e l’unico modo per scoprire tutto ciò, per quanto antipatico, è mettere i soldi sul “piatto”.

Pertanto Canonico ha agito da imprenditore e con modi “garbati” ha respinto una proposta che ai più è apparsa “farlocca”.