È un Foggia stellare!

È un Foggia stellare!

Nell’ultima gara dell’anno, che ufficialmente ha dato il via al girone di ritorno, il nostro Foggia è di scena allo stadio Francioni di Latina, squadra contro cui, all’andata – come ricorderemo – la gara si concluse con un deludente 1-3 allo Zaccheria.
Oggi era d’obbligo riscattare quella opaca prestazione, dove eravamo spenti e abulici (praticamente eravamo la fotocopia esatta di chi ci guidava!)…
Gli undici di Gallo scendono in campo concentrati e attenti a non concedere nulla all’avversario, che subisce 5 sonore sberle e alla fine è costretto a soccombere ai colpi rossoneri.
Una partita praticamente perfetta, e tutti perfettamente degni di lode: qualità, esuberanza fisica, organizzazione di gioco, qualità tecnica, voglia di emergere.
Di fronte a cotanta magnificenza, poco possono gli avversari che, probabilmente, hanno sin da subito intuìto l’imponenza della forza rossonera e del suo maggiore impatto emotivo: quasi inesistente la reazione dei padroni di casa che sono costretti a sventolar bandiera bianca.
Ottimo il palleggio e il possesso palla dei rossoneri.
Piccola ingenuità nel commettere fallo da rigore ma successiva gestione molto sicura. Passo avanti in una crescita esponenziale.

Chi è stato il migliore stasera?
È veramente difficile dare la palma del migliore a qualcuno: tutti sono meritevoli di lode, ognuno ha dato il suo prezioso contributo: da Petermann eroico a Sciacca indispensabile, da Peralta generoso ad uno Schenetti ritrovato, mostruoso, direi pure di un altro pianeta.
Ma, probabilmente, chi merita un inchino doveroso è lui, Mister Fabio Gallo.
Non vorrei apparire pletorica e oltremodo ripetitiva, ma questo ragazzo sta facendo miracoli: la sua cura efficace sta funzionando come un magico talismano.
A lui vanno i complimenti per l’ottimo lavoro svolto, per il suo farsi apprezzare da un gruppo che segue alla lettera i suoi dettami, che lo ascolta compiaciuto e che sembra rinato.
“E’ sempre più il mio Foggia” – confessa sorridendo a fine gara il Mister.
E fa bene: questo suo Foggia oggi è stato stellare, mai pago, ha messo alle corde l’avversario, continuando a macinare gioco, sprazzi di grande gioco, anche quando era in vantaggio.
Di sicuro ai ragazzi il Mister ha dettato il concetto che bisogna sempre tenere in apprensione l’avversario, piuttosto che attenderlo per poi ripartire.
Un concetto moderno, tipico di quella idea calcistica della bellezza e non dell’utilitarismo.
Infine, per ultimo, vorrei rimarcare l’amore dei tifosi per questa Maglia: questi tifosi dei quali mi onoro di fare parte.
Anche oggi hanno seguito e sostenuto la squadra, in una serata dicembrina di un venerdì qualunque.
Ci distinguiamo da chiunque per passione, amore e, lasciatelo dire forte, per correttezza. La penisola ci ha visti presenti, gioire, soffrire, delusi a volte ma sempre con dignità. Poco contano rarissimi momenti di esuberanza, spesso o sempre puniti oltre misura. Stasera vorrei dedicare a loro, a noi, questo momento di gioia.
Con un grazie particolare, ovviamente, per i nostri beniamini che sono letteralmente trasformati, come detto, dalle cure sapienti di un allenatore che prima ancora è un Uomo.
A cui va data la possibilità, oltre al materiale umano, per scrivere ancora pagine di gloria.
Può farlo.
Lo merita.

Arrivederci al nuovo anno, caro Foggia, con l’auspicio di ripartire col piglio giusto e con le giuste motivazioni che, alla lunga, premiano sempre.

Buon Natale a tutti
❤️🖤