Capuano: “I derby non si giocano, si vincono”

Capuano: “I derby non si giocano, si vincono”

Ecco le parole di Mister Capuano in vista del match contro il Taranto.

Quando c’è un cambio tecnico, vuol dire che c’è qualche problema. Se la società mi ha chiamato, vuol dire che c’era qualche problema. I problemi sono derivati dalla classifica e da altre situazioni che io non sono a conoscenza. Poi a prescindere se è arrivato Capuano o qualche altro mio collega, quando c’è un cambio ci sono delle problematiche. Per quanto concerne la partita ad Avellino, sicuramente non ho nemmeno fatto il preallenamento. Ho fatto solo la rifinitura per i problemi con l’INPS. Sicuramente il primo tempo non è piaciuto a nessuno, non è una squadra di Capuano, perché le mie sono quadre che possono o non piacere. Le mie sono squadra aggressive. Li si è visto poco. Probabilmente non sono stato in grado di inculcare ai giocatori quello che volevo, ma ripeto che in ventiquattro ore è difficile. Bisogna migliorare tante cose. Abbiamo avuto una mini settimana, abbiamo fatto quattro allenamenti. Ho cercato di inculcare qualcosa di diverso. È una squadra predisposta al lavoro, segue le direttive che io sto cercando di inculcare. È normale che ci sono problemi. La classifica del Foggia è preoccupante. Il Taranto ha fatto di più rispetto a noi. Non ci dobbiamo far prendere da crisi d’ansia. Stiamo lavorando. Ne usciremo, ma un po’ alla volta. Sicuramente penso che quando ho avuto l’onore di essere presentato qui, ho spiegato il mio rapporto con il Taranto. Auguro al Taranto di venir fuori da questa classifica. Oggi il mio presento è Foggia, una piazza dove si vive il calcio. Noi cerchiamo di ottimizzare tutte le situazioni. I derby non si giocano, si vincono. Lì non importa se giochi bene o male, ma si vincono. Li rispettiamo i tarantini. Noi veniamo da un brutto periodo. Siamo la squadra con più gol presi. Domani, siamo desiderosi entrambi di vincere. È una partita determinante. Dobbiamo cercare di vincere, senza se e senza ma. Stessa cosa vorrà fare il Taranto. Io sono stato il primo a dire, che al primo tempo siamo stati una squadra da oratorio, ma nessuno ha detto che noi ad Avellino nel secondo tempo eravamo in dieci e che abbiamo sfiorato il pareggio. Noi ripartiremo anche dal secondo tempo e dare di più. Ripeto sempre lo stesso concetto, non è importante la struttura ma come vai ad occupare gli spazi. Ad esempio, il primo gol nostro, me ne assumo le responsabilità. Non sono contento dall’atteggiamento degli attaccanti. Io ho attaccanti forti. Mi assumo le responsabilità di come sono stati ad Avellino. Noi non eravamo con un uomo in meno, ma due in meno, in doppia inferiorità numerica. Domani questa cosa non accadrà. Noi non andiamo a colpevolizzare gli attaccanti. Si l’ho detto che era una squadra brutta, ma io ho trovato un gruppo incazzato, ma che vuole lavorare. Ai ragazzi serve una serie di risultati, per far crescere la loro autostima. Foggia è una piazza che chiunque vorrebbe allenare, ma in pochi hanno questo privilegio. Il Foggia ha dei problemi e noi stiamo cercando di risolverli. Sono convinto che andranno via al più presto. Rispetto ad altre partite, ad esempio a Latina, hanno reagito bene. Le insidie del Foggia sono tantissime, parliamo di un derby. È una partita di cui sono preoccupato. Abbiamo recuperato tutti, tranne Da Riva e Danzi. Allenamenti di grandissima intensità. Per me ad ogni allenamento il giocatore deve soffrire, così si abitua al sovraccarico di lavoro. Penso di aver portato con me uno staff di grandissimo livello. Stiamo individuando i lavori adatti ad ogni giocatore. Abbiamo la capacità di strutturare questo tipo di lavoro. Di mezzo ne va anche l’aspetto psicologico. Andrà in campo chi sarà in grado di andare in campo sotto l’aspetto fisico, motivazionale e affidabilità. Le loro assenze possono essere un vantaggio o uno svantaggio per il Foggia. Magari Zigoni è forte in area di rigore, ti dà un punto di riferimento. È statico, rispetto ad altri. L’abbiamo studiata, mi auguro bene. Hanno fatto nelle ultime il 3-5-2. Le abbiamo studiate entrambe, anche il 4-3-3. Non so che strategia userà. Potevano vincere l’ultima partita. È una squadra viva il Taranto. Non giocare con la tifoseria ospite non è positivo. È normale giochiamo in casa, ci sarà tanta gente che ci spingerà. Noi siamo obbligati dal primo minuto a scendere in campo per vincere. A questa squadra serve una scintilla, basta poco. Sono eccezionali questi ragazzi. Sono umiliati anche per la posizione in classifica. Noi giocheremo sempre per vincere, ovunque su tutti i campi, partendo da domani sera. La squadra mi segue, non solo sotto l’aspetto tattico. Mi seguono in tutto. Lo dico con grande onestà, ho preso una squadra ultima in classifica e l’ho portata ad un passo dalla B. Sono convinto che questa squadra la porterò lontano, mi assumo la responsabilità di quello che sto dicendo“.