Zeman “A Pavone do sei, ma spero che la squadra sia da nove”

Alla vigilia della prima uscita ufficiale della stagione 2021-22 del Calcio Foggia 1920, Zdeněk Zeman è stato protagonista della conferenza stampa pre Foggia–Paganese, valevole quale primo turno della Coppa Italia di Lega Pro. 

Il boemo si è soffermato su diversi temi, tra cui il calciomercato, la rosa rossonera e la gara di domani.

“Soddisfatto della preparazione? Penso che siamo ancora molto lontani da dove vogliamo arrivare per vari problemi: molti giocatori sono arrivati in ritardo, abbiamo avuto in ritiro il problema del covid e non era sempre facile lavorare. Sono convinto che i ragazzi si siano impegnati e cercheranno di fare ancora meglio. Abbiamo, però, una buona base fisica e tattica, su cui continuare a lavorare“.

Sulla Coppa Italia di Lega Pro: “la coppa è una competizione ufficiale e giochiamo per fare bene. Ad oggi, dico che la squadra non è al meglio, ma non lo sono nemmeno gli avversari. La preparazione è andata abbastanza bene poiché abbiamo cercato di fare il possibile“.

Zeman ha parlato anche di Ferrante, che conosceva dai tempi della Roma: “sicuramente è uno di quelli che già conoscevo e che ho scelto come punta centrale. Non so se domani sia in grado di giocare, forse solo parte della gara; perché ha qualche piccolo problema fisico“.

Sul calciomercato, invece, il Maestro si è detto soddisfatto: “non mi aspetto altri arrivi, la squadra ha doppioni in ogni ruolo e può essere competitiva così. Un voto a Pavone? Do sei, ma spero che la squadra – nel corso dell’anno – sia da nove! Dobbiamo continuare crescere e conoscerci meglio, abbiamo solo Curcio, Di Jenno, Garofalo e Rocca della passata stagione e che conoscono già Foggia… gli altri sono nuovi e devono abituarsi a questo contesto“.

Foggia-Paganese sarà la gara ufficiale che sancirà il quarto ritorno zemaniano a Foggia, anche se il mister non ha manifestato molta emozione, in quanto abituato e un po’ deluso per lo stadio non al completo. “Ci rimango male quando vedo lo Zaccheria per pochi“.

Infine, non poteva mancare la consueta ironia di ZZ: “la formazione non ve la dico…tanto devo chiederla io ai giornalisti“.