Foggia e lo scudo di Zeman

Foggia e lo scudo di Zeman

Ancora un mezzo passo falso ha caratterizzato il pomeriggio dello Zaccheria tra la delusione e l’amarezza di uno spettacolo che il popolo rossonero, al termine della contesa, ha mostrato di non gradire ma soprattutto di non meritare. Eloquente il grido degli ultras al rientro della squadra negli spogliatoi che si sono sentiti traditi ancora una volta dai rossoneri di Zeman che nelle ultime cinque gare di Campionato hanno raccolto la miseria di due soli punti. Pochi troppo pochi per una classifica che si va facendo deficitaria e che da ieri vede Curcio e compagni addirittura fuori dalla zona playoff. Eppure il tecnico boemo anche ieri, nel dopo partita, ha difeso a spada tratta i suoi ai quali, a suo dire, non è mancato l’impegno né tantomeno la ricerca della vittoria che manca ormai dal lontano 11 dicembre allorquando allo Zaccheria il Foggia ebbe ragione della sorpresa Virtus Francavilla. Il tecnico ha fatto scudo intorno al gruppo a disposizione recriminando sulle tante assenze dovute ad infortuni e al Covid che ha falcidiato lo spogliatoio privando il boemo di uomini determinanti vedi Ferrante che, negativizzato solo ieri mattina, è stato gettato nella mischia e ha avuto il merito di regalare subito la prodezza del gol del sospirato pareggio. E tornando al derby con l’Andria di ieri pomeriggio probabilmente proprio dopo il pareggio del bomber italo argentino ci si attendeva una formazione che continuasse a giocare e cercare la vittoria ma purtroppo così non è stato perché i rossoneri hanno attaccato a testa bassa con molta confusione ma tanti errori e scarsa determinazione negli ultimi sedici metri. Il boemo promette che appena avrà tutti gli effettivi a disposizione si tornerà a vedere una squadra diversa. L’augurio del popolo rossonero è che questa possa essere la verità o il nuovo punto di partenza di una stagione che va recuperata al più presto e che la zona playoff possa rappresentare l’obiettivo minimo di un Campionato partito senza grandi proclami. Un pensiero anche ai nuovi arrivati in maglia rossonera con Vitali, Turchetta e Di Paolantonio che hanno ampi margini di miglioramento ma che vanno inseriti negli schemi zemaniani. Un po’ in ritardo di condizione Buschiazzo, la sorpresa è arrivata da Nicolao che, appena entrato, ha regalato più spinta sulla fascia sinistra ed il magnifico cross al bacio per bomber Ferrante che non si è fatto pregare infilando la rete avversaria. Enormi responsabilità della retroguardia rossonera, in occasione del gol del vantaggio andriese di Bonavolontà, che si è lasciata infilare in maniera elementare. E anche qui le assenze di Di Pasquale e Sciacca stanno pesando come un macigno in un reparto che nel girone di andata aveva dimostrato di girare a mille. E ora testa a sabato prossimo e al recupero di qualche altro calciatore. Il Foggia sarà di scena a Messina contro la formazione che proprio ieri ha sbancato il San Nicola di Bari.

16 Commenti

  • Non so fino a che punto la campagna acquisti di Pavone non sia stata fallimentare, secondo me non a caso era stato licenziato dal presidente che non ha mai fatto una questione di soldi.

  • Merkaj domenica è stato uno dei migliori nel Campobasso. Da noi faceva cilecca. Evidentemente non si era integrato perfettamente negli schemi. Anche li gioca come esterno dx di attacco. Non me lo spiego.

  • Penso che ormai Zeman abbia esaurito le sue cartucce come allenatore, il suo gioco non è stato mai assimilato dai giocatori presi ad agosto, oltretutto tranne Ferrante che di un altra categoria, Curcio e compani non sanno che fare quando scendono in campo. E a forza di sconfitte, penso che alla fine lotteremo per non retrocedere in serie D. Tutti o quasi i giocatori presi sia ad agosto, che a gennaio, sono tutte delle schiappe, campagne acquisti fallimentare in tutto.

  • Il commento di Pirazzini:

    “Il gioco del boemo è ormai conosciuto e gli avversari riescono a prendere, senza troppe difficoltà, le giuste misure per contrastare il Foggia? Il calcio è cambiato rispetto a 30 anni fa? Zeman non ha a disposizione i giusti interpreti per esprimere il suo credo calcistico? Ha provato a rispondere a tutte queste domande Gianni Pirazzini, lo storico capitano rossonero che detiene il record di presenze con i satanelli. “Sono passati 30 anni, il calcio è cambiato, se non ti adegui sei fuori” ha esordito l’ex calciatore in un commento social, e senza peli sulla lingua ha contestato l’operato di Zeman e Pavone, rei di conservare idee retrograde: “A Foggia devono venire giocatori veri non ‘giocatorini’ da serie D. Foggia è una grande piazza con un grande passato, i progetti si fanno con chi ha idee e mentalità giovane. Non si può fare calcio come 30 anni fa. Così non vai da nessuna parte”. Pirazzini ha anche chiesto maggiore trasparenza alla stampa: “Ogni tanto abbiate il coraggio di dire come stanno realmente le cose senza la paura di perdere l’accredito per entrare al campo. I tifosi meritano rispetto”, ha chiosato l’ex centrocampista rossonero”.

    Mi permetto di dire che le stesse perplessità le ho, più volte, manifestate su questo sito.
    Il risultato? I soliti nostalgici del tempo che fu hanno invitato me e qualche altro a tifare Bari!

  • Tra l’altro Ferrante e’ stato fortemente voluto da Canonico, non da Zeman e Pavone…

  • Gentile Enrico, guardi che se proprio vogliamo sottilizzare, il Capitano Gianni Pirazzini, faceva il libero…non il centrocampista. giusto per chiosare…

  • A dire il vero il duo Zeman pavone hanno un eccesso di presunzione dovuto al fatto dei tempi che furono. Oggi noi tifosi non possiamo cambiare pareri da una domenica a l’altra nei loro confronti ma non nascondersi dietro ad un dito sui fatti compiuti. Quando c’è stata la possibilità di kragh forse il presidente era propenso ha tale rinforzo ma la loro presunzione a detto no. Come ho sempre detto sono per la programmazione perché non l’ho mai vista da più di vent’anni anche con allenatori giovani e che oggi allenanano in categorie superiori. Tiriamo le somme alla fine e solo il tempo dirà se il duo potrà andare in pensione.

  • ghirelli vuole il var in lega pro. cosi le partite durano ancora meno. io proporrei per il tempo effettivo come nel basket. allora puoi mettere il var fregartene se le squadre perdono tempo. sarebbe l unica soluzione

  • Pirazzini ha terminato la sua carriera 20 anni prima della gestione casillo zeman pavone, probabilmente dimentica che il calcio era cambiato già all’epoca e probabilmente non si è accorto che i ragazzi oggi del gioco di zeman ancora non hanno assimilato gli schemi…, come fa a dire che il calcio è cambiato se non ha la materia prima per paragonarlo?
    L’unico modo per dire se è vecchio o meno occorre prendere il foggia del trio delle meraviglie dell’epoca e contestualizzarlo nell’attuale serie A, vi sembra chela juve o la lazio giochino meglio di quel foggia? e l’atalanta? quest’ultima fa 1/4 del gioco di zeman dell’epoca e dicono che gioca…., se zeman è vecchio per capire di calcio mi chiedo cos’è pirazzini…, senza nulla togliere cosa ha fatto nel foggia però non si può esprimere in questi termini solo perchè non è stato coinvolto nel progetto, è già la seconda volta che si mette contro una società..poi si lamenta che non gli danno l’abbonamento…

  • Nel calcio cambierei alcune regole ad esempio se i rigori sono ormai di fondamentale importanza che decidono finali, in campionato quando al 90 finisce la partita in parità il punto in più va ai calci di rigore e anche il recupero deve essere di tempo effettivo. Quindi 2 punti e 1 punto all’altra squadra.

  • L’articolo non l’ho scritto io. Ho solo fatto il copia e incolla dell’articolo scritto oggi.
    Non mi reputo certo un giornalista anche se il panorama foggiano non certo eccelle.
    Infine ho gli anni sufficienti per dire che ho avuto il piacere di vedere Pirazzini in azione ed anche il gioco di Zeman del tempo che fu che oggi è solo l’ombra.

  • I perdenti ragionano come voi!
    Pirazzini? BLA BLA BLA
    Il calcio é cambiato, si è vero grazie a Zeman..non ha Pirazzini.

    Scusate ma i numeri sono a favore di Zeman, stiamo parlandao di una squadra nata da zero…non possiamo paragonarci alle corazzate poichè ci vogliono almeno 2 anni per essere a quel livello…aggiugo che il nostro interesse è avere una società sana che programmi nel tempo.

    Zeman non si discute, abbiamo concluso il girone di andata al 5 posto con gente sconosciuta.
    Se avessa avuto dei giocatori con più esperienza e senza tutti i problemi e la sfiga di questo mese saremmo 3 in classifica.

  • CONDIVIDO ilntuo commento, rispetto Pirazzini poichè ha fatto la sua parte nel Foggia che furono, però destabilizzare l’ambiente gratuitamente non posso accettarlo.
    CHE DELUSIONE…

  • Allora divresti avere la maturità di nonnremare contro e di capire che ci vuolentempone pazienza… Rispetto per Zeman

  • Kragl secondo me è stata un occasione persa, però se il boemo ha espresso il suo parere negativo avrà avuto i suoi perché, forse con gli stessi soldi prendi 3 giocatori da far crescere e valorizzare? Non dimentichiamo che stiamo costruendo una squadra e in 2 anni avremo una formazione di tutto rispetto! Portate pazienza

  • Si condivido, aggiungerei qualche regola per evitare l’antigioco.. tipo se lanci la palla dalla difesa oltre il centro campo è punizione contraria oppure eliminare i 5 cambi che sfariscono le squadre che non hanno organici importanti anche in panchina

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *