Le probabili formazioni di Foggia-Avellino
Per la trentottesima ed ultima giornata del campionato di Serie C Girone C, il Foggia affronterà domani l’Avellino allo stadio “Pino Zaccheria”, con inizio della gara alle ore 17:30.
Il cammino delle due squadre in campionato
In classifica il Foggia è attualmente settimo con cinquantuno punti, nelle trentacinque gare finora giocate, con uno score di dodici vittorie, quindici pareggi e otto sconfitte, sessanta le reti realizzate e cinquantuno quelle subite, mentre l’Avellino è terzo con sessantaquattro punti, nelle trentacinque gare finora giocate, frutto di diciassette vittorie, tredici pareggi e cinque sconfitte con quarantacinque reti realizzate e ventiquattro subite. I satanelli nella scorsa gara hanno pareggiato con la Virtus a Francavilla Fontana con il risultato di 2-2, mentre gli irpini hanno battuto la Vibonese al Partenio con il risultato di 3-1.
Le ultime dalle sedi
Nel Foggia salteranno la gara gli infortunati Buschiazzo, Alastra e Markic, tornano a disposizione Ferrante, Sciacca e Tuzzo. Questa è la formazione che Zeman potrebbe domani mandare in campo: Dalmasso tra i pali, Garattoni, Sciacca, Di Pasquale e Rizzo nella difesa a quattro, Rocca, Petermann e Di Paolantonio a centrocampo, Merola, Ferrante e Curcio a comporre il tridente offensivo.
Nell’Avellino salteranno la gara gli infortunati Maniero, Tito, Di Gaudio e Chiti torna a disposizione Silvestri dopo lo stop del giudice sportivo. Il tecnico Gautieri potrebbe quindi domani mandare in campo la seguente formazione: in porta Forte, nella difesa a quattro Ciancio, Silvestri, Scognamiglio e Mignanelli, a centrocampo Carriero, Aloi e Kragl, in attacco Kanoute, Plescia e Murano.
Probabili formazioni
FOGGIA (4-3-3): Dalmasso; Garattoni, Sciacca, Di Pasquale, Rizzo Alberto; Rocca, Petermann, Di Paolantonio (Garofalo); Merola, Ferrante, Curcio.
A disposizione: Volpe, Martino, Nicolao, Girasole, Gallo, Maselli, Garofalo, Rizzo Pinna, Tuzzo, Vitali, Turchetta, Di Grazia.
Allenatore: Zdenek Zeman.
AVELLINO (4-3-3): Forte; Ciancio, Silvestri, Scognamiglio, Mignanelli; Carriero, Aloi, Kragl (Matera); Kanoute, Plescia, Murano.
A disposizione: Pizzella, Pane, Stanzione, Bove, Dossena, Rizzo Agostino, Matera, De Francesco, Mastalli, Micovschi, Mocanu.
Allenatore: Carmine Gautieri.
ARBITRO: Claudio Panettella di Gallarate.
ASSISTENTI: Massimo Salvalaglio di Legnano e Giorgio Lazzaroni di Udine.
QUARTO UFFICIALE DI GARA: Vito Guerra di Venosa.
Dove vedere la gara
Diretta TV su Sky Sport 251 per gli abbonati.
Diretta streaming su Eleven Sports e 196sports per gli abbonati.
3 Commenti
Spero che tutti i tifosi foggiani presenti allo Zaccheria accolgano con applausi Oliver Kragl.
Il giocatore tedesco ha lasciato un bel ricordo grazie alle sue bordate calcistiche,e se questa volta le dovessimo avere contro le applaudiremo comunque sportivamente.
Sempre forza Foggia
Questo sentimento di simpatia, empatia, attaccamento verso un giocatore avversario oggi, nella situazione della città di FG e della squadra , è del tutto fuori luogo!
Nel mondo del calcio i più acerrimi detrattori di Zeman , ammettono che con Zeman si costruiscono calciatori e si lanciano campioni e che Zeman contribuisce al risanamento ed al rilancio economico delle società.
In Italia e più in generale nel mondo del calcio, si vive di risultati all’istante, nessuna squadra fa più programmazione, devono mangiare in molti in primis i procuratori, il mercato è il vero appuntamento, tutto il resto è marginale.
Ora facciamo un esempio, quel Foggia dei miracoli poteva campare a tutt’oggi, giustamente Signori & Co. aspiravano ad ingaggi più alti e sarebbe bastata la vendita del solo shalimov 17 miliardi all’Inter, per pagare l’aumento di ingaggi a tutti e sarebbe avanzato pure il budget dell’intero campionato, vivendo nel lusso.
Immaginate a quella squadra l’aggiunta di Di Biagio Chamot Stroppa Cappellini Roy, insomma si potevano fare 3 Foggia e vendendo 1 giocatore l’anno oggi eravamo ancora in serie A e con le casse piene di soldi.
Un caso? No, e riferite a Canonico che gli mancano le basi per capire questi concetti elementari per un imprenditore. Zeman è l’unico allenatore al mondo che valorizza la squadra e non le fa fallire, per raggiungere un obiettivo. Come i 2 scudetti nella capitale prima la Lazio dopo la Roma che portò entrambe al fallimento.
Già ,a Capello non bastava solo Montella, infatti con un Montella in piu fece peggio di Zeman lui pretendeva i Batistuta e una spesa di 400 miliardi, molti dei quali messi dai fondi privati della famiglia Sensi.
Pensate per un attimo a parte quei 2 scudetti, in 30 anni cosa hanno fatto Lazio e Roma?
La Lazio si è scordata per sempre il secondo e terzo posto con Zeman e la Roma quasi, ha fatto dei secondi posti con iniezioni di miliardi per costruire le Rose e poi tanti quindi e sesti posti, con Zeman erano quarti e quinti, con una rosa limitata.
Ora pensate per un attimo se Zeman fosse restato per 30 anni a Foggia il Foggia sarebbe ancora in A con centinaia di miliardi di lire da parte, idem Roma e Lazio sempre fra i primi 4 con centinaia di milioni di euro da parte.
Zeman ha arricchito molti presidenti dal Licata a Casillo, a Cragnotti a Sebastiani con la scoperta di Verratti e Immobile, passando da Semeraro con il Lancio contemporaneo di Bojnov, Vucinic, Cassetti inventato terzino e mandato in nazionale, fino a Lorenzetti a Lugano con le scoperte di Veseli e Aliosky. E non sto citando i 200 campioni lanciati da Zeman metà dei quali passati per la nazionale.
Per cui se Canonico dopo un’annata tutto sommato soddisfacente vuole giudicare Zeman sui risultati, non ha capito niente, se invece investisse un pó portando un Manconi in più una eventuale promozione valorizzerebbe tutto l’organico ed in ogni caso con Zeman vai sul sicuro anche se gli prendi i giocatori dall’eccellenza come Dalmasso o dalla D come Sciacca e Girasole.
Solo un incompetente come lei Sig. Canonico che non conosce la storia del Boemo, può dire simili castronerie.
Dica piuttosto che Zeman gli ha già dato il benservito allora tutto tornerebbe altrimenti se così non è, lei al Don Uva non deve farci dei lavori, ma viverci stabilmente come paziente.
Perdere Zeman a Foggia per la sua megalomania è un delitto che si lava “metaforicamente parlando” , col sangue . Il giorno dopo lei deve sparire da Foggia.