O capitano! Mio capitano!

O capitano! Mio capitano!

Negli ultimi giorni non si parla d’altro: Alessio Curcio, il capitano, sul piede di partenza. Destinazione? Forse Catanzaro, forse Pescara.

Il motivo scatenante? Il solito, mancato accordo su ingaggio e prolungamento del contratto. Insomma, nulla di più normale nel mondo pallonaro, quello attuale.

Sì perché di ingaggi e prolungamenti si sapeva poco, forse nulla, quando ancora esistevano le bandiere, da Baresi a Maldini, da Bergomi a Del Piero.

Ma questo non vuole essere un pezzo nostalgico, quanto esprimere un punto di vista sulla vicenda specifica e capire come si è arrivati a questo, forse, mesto epilogo.

Intanto ad Alessio Curcio il popolo rossonero deve gran parte delle ultime gioie calcistiche (nel complesso poche negli ultimi anni ma non certo per responsabilità del singolo atleta). Grandi gol, grandi prestazioni, un fare percepito da molti come da leader della compagine rossonera, quella fascia di capitano a coronamento di un percorso di attaccamento ai colori rossoneri.

La fascia, appunto, che ci riporta ad una delle prime, almeno pubbliche, situazioni di attrito tra staff tecnico e società nel corso dell’anno scorso, quando il Presidente Canonico decise unilateralmente di strappare la fascia di capitano ad un Alessio Curcio che non rendeva come si sarebbe auspicato. Era spento, avulso dalla manovra, non protagonista negli schemi zemaniani che lo volevano esterno nel tridente d’attacco, una posizione inedita per lui.

La piazza all’epoca era divisa sulla vicenda ma la maggioranza non dimenticò le tante castagne tolte dal fuoco da Alessio nel primo anno in C, quello a guida Marchionni-Corda.

Fortunatamente poi la disputa si risolse e il bomber beneventano tornò ad indossare la fascia, onorandola con tante prestazioni ben oltre la sufficienza.

Ora ci si appresta ad un campionato di vertice, la campagna acquisti dice questo, il Presidente non si nasconde, così come le prestazioni estive tendono a percepire un Foggia consapevole di poter competere con le grandi. Un Foggia vincente insomma. Trainato da una linea di trequartisti che promettono gol e fantasia, dove lo stesso Alessio Curcio da Benevento resta un protagonista assoluto. Finalmente potrà giocare in una squadra che mira in alto, a coronamento di una carriera che ha restituito poco in termini di successi a fronte di un talento indiscusso.

Ma forse questo non basta. Forse serve altro. Il ritocco dell’ingaggio del 2021 non è ancora soddisfacente, e allora il giocatore punta più in alto in termini economici e di stabilità futura.

E forse una squadra più forte, con l’arrivo di giocatori che richiedono uno sforzo maggiore da parte della società, ha spinto il Capitano della stagione scorsa a volere un trattamento alla pari?

Tutto è lecito, ritoccare o meno (nonostante si sia già intervenuti l’estate scorsa) prolungare o meno, ma resta un interrogativo che pongo al diretto interessato: vale la pena oggi mettere a rischio un campionato che ti vedrà protagonista e non gregario, in una piazza che, come poche altre, ti assicura calore e gloria? Si richiede quel pizzico di responsabilità in più da chi indossa quella fascia, riconquistata sul campo.

3 Commenti

  • La questione è un’altra: se Canonico è ambizioso e vuole provare a stare in cima alla classifica deve trattenere Curcio ed acquistare un centravanti da serie B. Se invece vuole fare un campionato tra 5 e 8 posto allora perdesse Curcio ed acquistasse un attaccante qualunque. Poi però non desse la colpa all’allenatore, cosa in cui è maestro……

  • Curcio è imprescindibile per questa squadra se si punta ad un Campionato di vertice. Non me ne vogliano gli altri giocatori in rosa. Curcio assicura estro, fantasia di gioco, tecnica e gol spettacolari.
    Non credo possa essere qualche migliaia di euro in più il problema. Un prolungamento di contratto e un campionato di vertice assicurerebbero sicuramente una quotazione maggiore in ottica plusvalenze.
    Presidente, ora che la piazza sta rispondendo con entusiasmo alla sua “chiamata alle armi” apprezzando anche quello che di buono, anzi ottimo, ha fatto fino ad ora, non la deluda. Faccio uno sforzo ulteriore e accontenti il ragazzo e i tifosi.
    Sarebbe apprezzato ancora di più e certamente si andrà a ricucire il feeling con la piazza che sembrava interrotto. Presidente ascolti la voce di un tifoso da oltre 50 anni che ama questi colori.
    La risposta sarà oltre 5.000 abbonati che gratificheranno il suo lavoro.
    Al momento grazie di tutto e per quello che farà ancora.
    SFF

  • L’ingaggio è un falso problema. Curcio probabilmente sta sulle balle al barese. La vicenda della fascia tolta contro il parere dello staff tecnico è nota. L’attaccamento di Curcio a Zeman altrettanto e, ancora oggi, non dimentica di rimarcarlo pubblicamente, irritando ancora di più il proprietario (???) della società.
    Probabilmente Canonico non vede l’ora che vada via ma, come al solito, farà in modo che la colpa sia del Capitano.
    Probabilmente la piazza per ora darà la colpa Curcio perché è Convinto che il barese sta facendo uno squadrone (???) per andare in B…tra qualche mese, quando si giocherà a carte ad coperte, vedremo se Curcio, come Zeman, avrà avuto ragione a chiudere con questo soggetto, il cui curriculum è sotto gli occhi di i tutti.

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