Il Punto di Vista… di Paolo Romano

Il Punto di Vista… di Paolo Romano

Non poteva andare diversamente, il Foggia doveva vincere e ha vinto. Differenza tecnica evidente tra le due squadre. Se la Viterbese in porta non avesse avuto Superman Fumagalli la vittoria del Foggia sarebbe stata più netta di un bugiardo 1 a 2.

Nel primo tempo il Foggia entra in campo prudente e nei primi minuti studia ma fa anche sfogare l’avversario. Col passare del tempo il gioco del Foggia si fa più concreto e crea tre chiare occasioni che, un po’ per inezia, un po’ per la bravura di Fumagalli non diventano gol.

Il Foggia c’è e nel secondo tempo, complice un infortunio a Di Noia, Gallo, che probabilmente sente di poter vincere, osa di più e fa entrare Peralta. Il Foggia è schierato con un inedito 3-4-1-2 ma solo durante la fase offensiva.

La differenza in campo diventa abisso e arriva puntuale il gol allorquando Peralta con un tocco di prestigio entra in area, elude due avversari e conclude in porta. Fumagalli fa miracoli respingendo con un intervento plastico sui piedi di Garattoni che ribatte in porta. Un’azione spettacolare che probabilmente non vedono neanche in serie B.

La Viterbese pareggia capitalizzando in pieno l’opportunità di avere il Foggia con un uomo in meno perché Sciacca, nell’azione precedente, si era infortunato ed è dovuto uscire per farsi medicare.

Il Foggia però non ci sta, l’ingiusto pareggio gli va stretto. Gallo opera l’ennesima mossa offensiva, Ogunseye al posto di Tonin e il Foggia mette le ali. Nonostante però il forte peso in attacco a segnare è di nuovo un difensore. Da un tiro di Petermann, la palla carambola impazzita fino ai piedi di Vuthaj che si fa respingere il tiro da Fumagalli che capitola con il tap-in vincente di Di Pasquale.

A questo punto il Foggia potrebbe dilagare. La Viterbese si porta in avanti in modo molto scoordinato e il Foggia sfrutta le ripartenze per infierire. L’imprecisione degli avanti pugliesi non fa arrotondare il punteggio che rimane in bilico fino alla fine della partita.

Il Foggia ha meritato la vittoria perché ha giocato con determinazione, cuore e testa alta. Si è visto molto anche in fase d’impostazione specialmente nel secondo tempo. Molta imprecisione davanti la porta avversaria forse dovuta alla troppa foga nel cercare il gol. Una prestazione tutto sommato ottima che lascia margini di miglioramento. Vittoria che i giocatori dedicheranno sicuramente ai tifosi ma anche al Presidente Canonico.

Gli esami però non finiscono qui. Settimana prossima si dovrà superare la prova di maturità. Con l’Avellino, nel posticipo serale del lunedì, il Foggia dovrà dimostrare di essere uscito definitivamente dal tunnel in cui si era inconsapevolmente trovato durante la gestione Boscaglia. Pertanto la vittoria di oggi va subito archiviata e ritrovata la concentrazione.