Finita la cura Gallo? La prova di Avellino ha mostrato un Foggia con la “testa altrove”

Finita la cura Gallo? La prova di Avellino ha mostrato un Foggia con la “testa altrove”

Brutta sconfitta quella rimediata dal Foggia questo pomeriggio al Partenio di Avellino contro un Giugliano che merita la classifica che ha grazie all’organizzazione di gioco mostrata dalla formazione di Raffaele Di Napoli. Una sconfitta preoccupante se si pensa che il primo tempo andato in onda in terra campana è stato il bis di quello visto allo Zaccheria con il Messina mercoledì scorso con la differenza che con i peloritani la reazione ci fu con il Giugliano il miracolo è arrivato solo a metà. La fotografia dell’assurdo pomeriggio di Avellino sta nelle quattro sostituzioni che Gallo ha effettuato dopo il raddoppio dei tigrotti in maglia gialloblù. Una “punizione” evidente che manda sul banco degli imputati quattro degli uomini di punta della formazione rossonera ossia Petermann, Costa, Vuthaj e Peralta mai in partita nel grigiore generale oltre a sottolineare anche la giornata negativa del portierino Dalmasso responsabile almeno in due delle tre occasioni da gol subìti.. Già in passato, nel derby casalingo con l’Andria, il tecnico di Bollate aveva minacciato i suoi ragazzi di cambiarne quattro se non avessero reagito allo svantaggio della prima frazione di gara. Oggi, a distanza di qualche settimana, è accaduto quello che è sotto gli occhi di tutti dopo la sbandata di questa domenica da dimenticare. In campo le cosiddette “seconde linee” Garattoni, Chierico, Tonin e Ogunseye che bene o male riescono a cambiare la marcia della formazione rossonera che quanto meno sposta un pò più avanti il baricentro in campo. Frigerio, tra i migliori in campo, sfiora dapprima la segnatura personale e poi regala la speranza ai suoi con un preciso colpo di testa che permette di rimettere in discussione il risultato. Le emozioni latitano ma il risultato in bilico fino ai minuti di recupero che regalano poi il gol del pareggio di Tonin che approfitta di uno svarione difensivo dei padroni di casa e infila la porta avversaria recuperando un match che sembrava ormai da regalare agli archivi. Quando il risultato sembrava ormai in saccoccia ecco l’ennesima ripartenza degli avversari, su una innocua rimessa laterale, e Salvemini che brucia in corsa Di Pasquale, in condizioni fisiche precarie, va ad infilare un incerto Dalmasso che si fa beffare sul suo palo. Un gol che fa calare il gelo su Gallo, i suoi ragazzi e il popolo rossonero che vedono sfumare un risultato positivo riacciuffato nel secondo tempo con il tecnico che in sala stampa non è per niente tranquillo. Finita la cura Gallo? L’impegno e la serietà dell’allenatore lombardo va a cozzare con l’atteggiamento dei calciatori che, da questa sera, sono sotto accusa e che probabilmente sono con la “testa altrove” e che cominciano ad essere ostaggio della preoccupante situazione societaria che va ad inficiare tutto il lavoro a livello mentale su cui Fabio Gallo ha lavorato e sta lavorando molto dal suo avvento a Foggia. Calciatori che di tanto in tanto tornano a soffrire di amnesie determinanti che preoccupano e che già preoccupavano ad inizio stagione durante l’era Boscaglia. Il futuro diventa a questo punto un’ incognita anche alla luce dei prossimi due impegni che attendono i rossoneri sia in Coppa Italia che in campionato sempre con il Catanzaro capolista. Ci sarà una reazione? Gallo riuscirà a tirare fuori dal cilindro l’orgoglio di questo gruppo che rischia di mollare in un frangente di stagione importante? In settimana accadrà qualcosa a livello societario considerato che anche oggi al seguito della squadra non c’era nessuno della proprietà? Tutte risposte che l’ambiente rossonero si attende a breve giro di posta per non compromettere un’altra stagione anonima per il calcio rossonero.