Peralta: “L’importante è giocare per la squadra”

Peralta: “L’importante è giocare per la squadra”

Ecco le parole di Diego Peralta, in conferenza stampa, autore del gol dal dischetto contro il Monopoli.

«Analizzando la partita prima di giocarla sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire perché abbiamo guardato le ultime partite del Monopoli e venivano da grandi prestazioni al di là dei risultati che possono essere più o meno positivi e quindi ci aspettavamo di soffrire. Poi quando vai in vantaggio inconsciamente tendi un pò ad abbassarti, quindi forse anche per questo ci ha fatto forse soffrire leggermente di più, però credo che soffrire e non prendere gol ti dia anche qualcosa in più alla fine. I rigoristi siamo io, Ogunseye e Petermann e quindi in base al momento decidiamo. Davide ne aveva calciati di più e ha deciso di lasciarlo a me, la prossima volta magari lo lascerò io a lui. E’ così: quando qualcuno forse ha più bisogno di qualcun altro di segnare, per il bene del gruppo ce lo lasciamo a vicenda. In questo momento giocare bene conta un pò meno, perché i punti ti possono dare qualcosa in più delle prestazioni e quindi anche in una partita come quella di oggi, dove magari non siamo stati brillantissimi, contano più i tre punti in vista del derby che ci possono dare modo di lavorare meglio. La mia posizione dipende anche da quanto possesso abbiamo, perché alla fine in campo non si va secondo i moduli. Quindi un modulo vale l’altro, mezzala, trequartista, esterno, per me non fa differenza, l’importante è che la squadra giochi bene. Sono contento più per i due assist che ho fatto nelle ultime due partita con Viterbese e Avellino che per il gol, anche se poi è stato un bel gol che ha portato i tre punti. Però quello che mi interessa è che la squadra abbia continuità di risultati e di prestazione. In classifica abbiamo fatto una bella risalita ma sinceramente non sono sorpreso perchè conosco il valore dei miei compagni. E’ vero che alla settima partita avevamo solamente quattro punti, però sette partite sono poche per vedere il vero valore di una squadra. Ci sono squadre in Serie A che ci mettono tre/quattro mesi prima di trovare un’identità e di avere risultati, quindi credo che se siamo qua è perché ce lo siamo meritati e ora dobbiamo continuare su questa strada».