Somma: “Nonostante le assenze, per domani abbiamo una squadra abbastanza competitiva”

Somma: “Nonostante le assenze, per domani abbiamo una squadra abbastanza competitiva”

Ecco le parole di Mister Mario Somma, in conferenza stampa, in vista del match contro il Monterosi allo Stadio Pino Zaccheria.

“Per me, personalmente, è stata una settimana tipo come tutte le altre. Non c’è stato nulla di diverso, dal punto di vista dello sviluppo del lavoro. Dal punto di vista personale, un grande dispiacere, perché è inevitabile che il risultato sia stato un risultato molto pesante e di conseguenza non fa piacere vivere situazioni di questo tipo. La consapevolezza del dispiacere che c’è stato per tutto l’ambiente. Se sei una persona con un attimo di responsabilità, sai benissimo qual è il momento e di conseguenza devi dimostrarlo anche con i tuoi comportamenti, con la tua professionalità, devi essere adeguato al momento. Per quanto riguarda la squadra, ci sono state importanti defezioni alle quali non siamo stati in grado di prendere dei provvedimenti, perché Costa ha un’influenza che si porta dietro da giorni. Stessa cosa Di Pasquale, ma per motivi diversi. Lui ha una tendinopatia che non gli permette di allenarsi con continuità. A questo, aggiungiamo i due squalificati. Ci sono varie soluzioni, perché abbiamo un organico nel quale i giocatori possono adattarsi nell’uno e nell’altro ruolo e di conseguenza valuteremo fino all’ultimo momento quali possono essere i giocatori più affidabili, per far sì che possano scendere in campo. Abbiamo, nonostante le assenze, una squadra importante e competitiva. Abbiamo anche dei cambi importanti. Ma si sa, un calcio al cerchio e uno alla botte, non si può fare uno solo come ragionamento. Non c’è ne può essere solo uno, ce ne deve essere per forza più di uno. Noi dobbiamo essere pronti alle evenienze per quello che riguarda il posizionamento in classifica, perché ti porterebbe comunque ad avere dei vantaggi anche per la griglia dei play off. Allo stesso tempo, dobbiamo tener conto dello sviluppo dei giocatori, un esempio è Di Pasquale. Lui è un giocatore che va avanti da diverso tempo con il problema della tendinopatia, se continuiamo a forzare i tempi è evidente che poi non si può allenare con un’intensità adeguata. Anche perché noi ci alleniamo in un campo di erba sintetica, che può essere ottimo, ma l’impatto tra il sintetico e un campo di erba vera è completamento diverso, poi il giocatore va in sofferenza. In questo caso specifico, preferiamo perdere il giocatore per le prossime due settimane, in modo tale da recuperarlo a pieno regime quando poi sarà un momento importante. Tutto questo però poi lo dobbiamo dividere in diversi aspetti, che sono quelli traumatici e quelli di condizione. Quelli tramatici sono imprevedibili e di conseguenza non possiamo sapere cosa succederà da qui alle prima parte e poi abbiamo quelli di condizione, se entriamo subito nella griglia, avremo del tempo per recuperare i ragazzi. Voglio dire che quello che si dice oggi, non sarà sempre legge per domani. Il calcio è una evoluzione continua. Thiam è un grandissimo portiere tra quelli presenti della serie C. Tutti possono avere dei momenti si e momenti no. Lui è un giocatore di grande importanza. Lui dovrà essere bravo tramite gli allenamenti e nella sua professionalità. Anche Nobile da tante garanzie. Questo aspetto ci da serenità, perché se Thiam avrà dei problemi, noi siamo sempre pronti con Nobile, alternativa di grande livello. Sono due talenti importanti che la società ci ha messo a disposizione. Noi partiamo con impostazione tattica, ovvero il 3-5-2, poi ci troviamo e la portiamo avanti per quanto riguarda Andria e la riproponiamo in casa contro la Viterbese, fermo restando che all’interno di questa gara ci sono giocatori che vanno a prendere una posizione in campo probabilmente non consona alle proprie caratteristiche. Quindi, la possibilità di vedere un Petermann mezzala, piuttosto che Odjer. Perché sono due giocatori centrali e di conseguenza, se per questione di mancanza di elementi, devono avere un adattamento in una posizione del campo diversa. Che cosa succede? Prima Andria, poi Viterbese. Primo tempo Avellino, dove si riparte di nuovo con questo sistema e viene lasciato fuori un giocatore, ovvero Peralta che durante gli allenamenti va a mille. Fermo restando Ogunseye, Beretta e Iacoponi che hanno caratteristiche uniche, ma Peralta tra le linee è un giocatore importante. Nella partita con la Viterbese viene meno Schenetti per infortunio, giocatore che può dare equilibrio sia a centrocampo che tra le linee e non fa più parte dell’organico. Andiamo ad Avellino, nel primo tempo c’è Peterman a fare la mezzala. Fine del primo tempo, 2-0 e prestazione inguardabile. A quel punto cosa facciamo? Rimaniamo così, perché in panchina cambi ci sono, ma ci sono cambi che fino a quel momento non hanno né provato e né giocato in quel ruolo. Mi riferisco a Bjarkason, che con me non l’ha fatto. Ricordiamoci che non c’è neanche Di Noia. Quindi, noi abbiamo i centrocampisti contati. Quindi, o togliamo un centrocampista tra Petermann e Odjer e mettiamo dentro Bjarkason, oppure togliamo definitivamente un centrocampista e mettiamo un giocatore in attacco, che in allenamento va forte, così da aumentare il potenziale offensivo. Quindi, il modulo diventa un 3-4-2-1. A quel punto, c’è un secondo tempo dove la gara che credo venga giocata abbastanza bene dalla nostra squadra e venga anche preso molto il baricentro della gara, viene preso il palleggio, viene preso l’attacco all’area di rigore avversaria con grande continuità cosi da arrivare al pareggio. Dobbiamo andare alla partita successiva dove abbiamo sempre carenza di centrocampisti. Nel fare la scelta, decidiamo di rimanere con il centrocampo a due lasciando Peralta con un giocatore più offensivo. Nel primo tempo della partita contro il Monopoli, la partita finisce con tanta apprensione, ma zero tiri e gol da parte nostra. Il secondo tempo, loro rischiano ulteriormente, intensificando ancora di più la fase offensiva mettendo ulteriori giocatori offensivi dentro, lasciando i due terzini a spingere tantissimo. Quindi, praticamente erano quasi due ali. Noi dobbiamo fare una scelta, o difendiamo e basta e quindi ci mettiamo un centrocampista. A quel punto, contenimento o abbassiamo i due nostri esterni e diventiamo 5-4-1; quindi intensifichiamo ancora di più creando loro difficoltà sulla trasmissione della palla. Questa è stata la scelta determinata da quelle che erano le presenze all’interno dell’organico da parte dei giocatori disponibili e quelli che erano stati i due risultati. Detto questo sempre contro il Monopoli, verso l’88′ c’è un’azione di ripartenza nostra con Petermann e Costa. Andiamo a Cerignola, qui dobbiamo fare una scelta, o continuiamo su quella strada o torniamo indietro, ma gli uomini sono sempre quelli. Nel frattempo quel giocatore che si stava allenando benissimo è Peralta. che era stato autore di due assist e di un gol. Quindi, dobbiamo andare a prendere un giocatore che sta andando bene e lo dobbiamo togliere per caratteristiche e mettere un giocatore di maggior contenimento per giocare contro gli ofantini. Durante la gara, loro prendono un incrocio esterno su un cross che arriva dall’esterno praticamente impossibile, perché c’era il contrasto tra il difensore e il portiere alto. Dopo l’occasione di Petermann, la luce si è spenta. Tutto è successo molto velocemente. A questo punto, dobbiamo fare l’ennesima rivoluzione. Personalmente, difendere un tre a zero non è tanto opportuno. In tutte le partite che ho fatto manca il pareggio. La squadra gioca per andare a vincere, per fare la partita, per creare le condizioni. A volte si può riuscire e a volte no. La clamorosa palla era nostra, con il tiro di Petermann. Questo fa capire che eravamo lì. Questa è una squadra bella. A noi manca il mestiere della partita sporca. Questa è una squadra bella, che ha bisogno di luce e allegria. Tutti hanno avuto la loro opportunità. Noi abbiamo due giocatori importantissimi e meritano di essere titolari, ma per organico dobbiamo dare equilibrio. Sono innamorato del 3-4-2-1. Faremo il modulo che l’organico ci mette a disposizione, purché i giocatori siano sereni e tranquilli. Mi sento messo in discussione, ma è giusto che sia. Per il terzo posto, penso al Foggia, perché può essere competitivo su tutti i campi. Ora, pensiamo a noi. Tutte le squadre sono competitive. Se riusciamo ad essere noi stessi, avremo ottime opportunità. Deludere i tifosi è stato brutto”.