Potenza e Foggia si dividono la posta

Il match tra Potenza e Foggia si è concluso con un pareggio per 1-1. La partita, disputata allo stadio Alfredo Viviani, ha visto le due squadre lottare con grinta e determinazione su ogni pallone, riflettendo l’importanza dei punti in palio.
Il Potenza, guidato da Pietro De Giorgio, arrivava da una vittoria esterna contro la Juventus Next Gen e un pareggio casalingo con il Crotone, posizionandosi in zona play-off con 14 punti. D’altra parte, il Foggia di Ezio Capuano cercava di risalire la classifica dopo un inizio di stagione difficile, puntando a un successo esterno che mancava dalla seconda giornata di campionato.

Il match si è aperto con un Potenza aggressivo, che ha cercato di imporre il proprio gioco fin dai primi minuti, mentre il Foggia ha risposto con una difesa attenta e ripartenze veloci. Al 31′ il Potenza ha trovato il vantaggio con Caturano su rigore. La decisione del sig. Manedo Mazzoni di concedere il rigore al Potenza è stata una delle fasi più discusse dell’incontro. L’episodio chiave si è verificato dopo un contatto in area tra l’attaccante del Potenza, D’Auria, e il portiere del Foggia, De Lucia. L’arbitro ha ritenuto che ci fosse un fallo e ha assegnato il penalty al Potenza, che è stato poi trasformato in gol da Caturano. La decisione ha suscitato la reazione dell’allenatore del Foggia, Capuano, non ritenendo corretta l’assegnazione del rigore.
Nel secondo tempo, tuttavia, il Foggia non si è dato per vinto e ha continuato a lottare, trovando il pareggio con Emmausso che ha pareggiato i conti con un preciso colpo di testa all’80° minuto su un preciso cross di Salines.

Il risultato finale di 1-1 lascia entrambe le squadre a riflettere su ciò che avrebbe potuto essere, ma anche con la consapevolezza di aver dato tutto sul campo. Per il Potenza, c’è la soddisfazione di mantenere una posizione solida nei play-off, mentre il Foggia può trarre fiducia da un punto guadagnato in trasferta contro una squadra in forma. Il cammino di Potenza e Foggia prosegue, con la certezza che ogni partita sarà una battaglia fino all’ultimo fischio dell’arbitro.