Sconfitta per il Foggia al “Massimino”

Sconfitta per il Foggia al “Massimino”

A sei giorni dal pareggio interno con la Juve Stabia, il Calcio Foggia 1920 è ospite, al Massimino di Catania, di una formazione in scia di festeggiamenti; dopo l’accordo preliminare con l’americano Tacopina, il quale a febbraio prenderà le redini del club siciliano.

Marchionni dimostra coraggio nelle scelte e per far fronte alle assenze, manda in campo diversi volti nuovi dal primo minuto. Il solito 3-5-1-1 vede infatti Fumagalli tra i pali, difesa a tre con Anelli, Gavazzi e Galeotafiore, quintetto di centrocampo con Kalombo e il neo acquisto Cardamone sulle corsie e centrali i vari Garofalo, Salvi e Rocca. In attacco Curcio, supportato da Dell’Agnello, il quale torna titolare dopo il gol vittoria contro la Juve Stabia.

I rossoneri si presentano all’appuntamento da imbattuti da sette gare consecutive, i padroni di casa devono invece riscattare il primo passo falso del nuovo anno contro la Casertana. Mister Giuseppe Raffaele schiera un 3-4-3 con Piccolo, Sarao e Russotto in attacco.

Il Foggia è a caccia della vittoria proprio in trasferta, dove quest’anno ha portato a casa 16 dei 28 punti in classifica. I satanelli non partono benissimo nel primo tempo con i catanesi che cercano più volte il vantaggio e lo trovano al minuto 15 con Dall’Oglio che beffa la difesa rossonera, su errore di marcatura di Galeotafiore: guarda la palla e perde l’uomo. Primi quarantacinque minuti di poca sostanza con deboli sussulti da tutte e due le parti, anche il Catania partito bene, si arretra e concede qualcosa in più agli ospiti. I rossoneri ci provano con le falcate di Kalombo, male Cardamone quando prova a crossare e al 38′ esce Rocca (sostituito da D’Andrea ndr) per dolore muscolare. Il Foggia si ricompatta con un 3-4-1-2, è Curcio il trequartista alle spalle della coppia D’AndreaDell’Agnello ed è proprio il numero 9, a primo tempo quasi concluso, a spizzare la palla di testa su invito di Alessio Curcio da corner. I pugliesi chiudono in avanti la prima frazione di gara che finisce 1-1, ammoniti: Salvi e Kalombo.

Mister Marchionni, ad inizio ripresa, sostituisce i deludenti Galeotafiore e Cardamone per inserire Di Jenno e Germinio. Al 51′ il Catania passa in vantaggio con l’ex rossonero Piccolo, il suo diagonale batte l’ottimo Fumagalli e sigla così la sua seconda rete stagionale. Secondo tempo a tinte rosso azzurre con i ragazzi di Raffaele che vanno vicini al tris con Manneh, Sarai, Welbeck e ancora Piccolo. Il Foggia resiste e il tecnico rossonero inserisce nella mischia anche Morrone e Raggio Garibaldi, nella speranza di smuovere qualcosa sia a livello tattico che a livello mentale… Al 53′ si fa ammonire l’autore del gol, al 57′ finisce sulla lista dei cattivi anche D’Andrea, che non incide praticamente mai nei 90 minuti! La gara valevole per l’ultima giornata del girone d’andata termina 2-1 per il Catania, che supera il Foggia in classifica e conquista 3 punti che fanno 30 totali (2 erano stati tolti per penalizzazione ndr). Il Foggia esce vinto dal Massimino dopo il pareggio dello Zac, sconfitta dura per i Satanelli che ci hanno creduto ma avrebbero potuto raddrizzare il tiro portando perlomeno a casa un punto. Due svarioni difensivi (Galeotafiore e Anelli su tutti) condizionano una gara dove il Foggia ha creato pressoché nulla contro un Catania che non si è dimostrato però di un livello altamente superiore rispetto alla compagine foggiana.

1 commento

  • Spero che qualcuno si prenda l’onere di suggerire a Marchionni di cambiare modulo di gioco 3-5-2 con un più accorto 4-4-2 dopo quanto visto nelle 2 ultime partite e la partita di ieri
    sera Iuventus Inter 0-2 ne è la dimostrazione.

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